Santerno in sicurezza.

I lavori post-alluvione . Santerno in sicurezza, al via i primi rilievi . Ora palla al Governo
In corso in questi giorni le procedure di rilevazione delle sezioni fluviali. Per ultimare gli interventi in vista del Gp di maggio servono 8,5 milioni. Il sindaco Panieri: "Passo in avanti anche per il ponte della Tosa".

Muove i primi passi l’attesa messa in sicurezza del tratto urbano del Santerno, i cui argini sono usciti stremati dalla doppia alluvione di maggio e novembre 2023. In questi giorni, sono infatti in corso le "procedure di rilevazione delle sezioni fluviali e per il rilievo batimetrico", vale a dire le operazioni necessarie a misurare la profondità del fondale, dal ponte della Tosa fino a quello della ferrovia. Il tutto in attesa che dalla struttura commissariale guidata dal generale Francesco Paolo Figliuolo arrivino gli 8,5 milioni necessari per portare a termine l’intervento complessivo di messa in sicurezza, in vista del Gran premio di Formula 1 del 17-19 maggio.

"Grazie ai tecnici e alla struttura di Area Blu, in collaborazione con la Protezione civile locale, per questi passaggi – commenta il sindaco Marco Panieri – utili al nuovo ponte della Tosa (quello che la Giunta conta di costruire nei prossimi anni limitando quello attuale al solo transito di bici e pedoni, ndr) e al muro di protezione dell’Autodromo".

 

Per il momento, il Comune ha anticipato di tasca propria 150mila euro. Come stabilito al termine di un sopralluogo tecnico svolto ormai un paio di mesi fa, quei fondi sono serviti a due diversi interventi. Il primo è relativo al tamponamento delle rotture del muro dell’Autodromo, realizzato nelle scorse settimane, con la sostituzione delle lastre in cemento e il rinforzo dei montanti. Il secondo riguarda invece la ricognizione, che è appunto in corso, dell’attuale stato morfologico del tratto urbano del Lungofiume.

Una volta arrivati i fondi da Roma, che dovrebbero essere suddivisi in almeno due tranche (attesi anche i 200mila euro che il Municipio conta di investire per far ripartire la struttura di sua proprietà gestita a Fontanelice dalla cooperativa Il Sorriso), si partirà invece con l’individuazione delle opere compensative necessarie agli interventi sui rii presenti in quella zona e con il consolidamento dei tratti spondali interessati. Infine, dopo una ulteriore e specifica fase di progettazione, avanti con la messa in sicurezza che si spera metta al riparo una volta per tutte il circuito e le abitazioni vicine.

 

Per quanto riguarda gli effetti dell’alluvione di novembre sulla zona dell’Autodromo, infatti, "i detriti trasportati dal fiume in piena – si legge nel verbale stilato a novembre da Comune e Protezione civile – hanno comportato la rottura del muro perimetrale del paddock 2, con allagamento del piazzale retrostante, della vicina abitazione privata in via Santerno 6 e dell’ospedale dell’autodromo (il centro medico, ndr)". Il danno è stato stimato, "in relazione anche agli apparati tecnologici presenti nella struttura" ai piedi della Rivazza, in circa 1,8 milioni.

La protezione civile locale, in questo caso, è quella del CORPO GUARDIE AMBIENTALI METROPOLITANE

Articolo tratto dal Resto del Carlino Link

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